27. Ecodoppler disfunzione erettile

27. Ecodoppler disfunzione erettile
27. Ecodoppler disfunzione erettile

Ecodoppler dinamico per la disfunzione erettile

L’ecodoppler della disfunzione erettile è un esame che si effettua per valutare la presenza di una insufficienza arteriosa e/o venosa quali cause della disfunzione erettile.

Anatomia normale del pene e del sistema vascolare.

anatomia del pene

Come si evince dall’immagine abbiamo nel pene tre colonne (i due corpi cavernosi dorsali e il corpo spongioso ventrale) contenuti entro una robusta guaina di tessuto fibroso chiamato tunica albuginea, all’esterno di questa il sottocute e l’epidermide.

All’interno dei corpi cavernosi troviamo degli spazi sinusoidali, delimitati da muri contenenti cellule muscolari lisce, adatti ad essere riempiti dal sangue arterioso durante l’erezione. 

La vascolarizzazione arteriosa del pene sia a destra che a sinistra è costituita dall’arteria del pene, ramo dell’ipogastrica, che emette l’arteria del corpo cavernoso e l’arteria dorsale, la quale rifornisce il glande (parte terminale del corpo spongioso) e corre parallela a dx e sx alla vena dorsale del pene.

La vena dorsale del pene responsabile del deflusso di sangue e quindi dello “sgonfiamento “del pene, a sua volta riceve il sangue proveniente dai corpi cavernosi tramite delle piccole venule, che dai sinusoidi bucano la tunica albuginea e si connettono con detta vena.

Durante l’erezione i sinusoidi si pienano di sangue tramite le arterie elicine, branche della arteria del corpo cavernoso. 

La tunica albuginea conferisce rigidità alla struttura e le venule degli spazi sinusoidali sono compresse impedendo al sangue di defluire.

A questo punto del sistema esistono tutta una serie di varianti anatomiche non oggetto di questo breve post introduttivo ma che influenzano le risposte dell’esame.

Fisiologia dell’erezione

Quando l’uomo viene eccitato da uno stimolo sessuale parte un impulso del sistema nervoso parasimpatico coinvolgente i nervi sacrali. 

Una volta che i sinusoidi si sono riempiti, il flusso sulle arterie dei corpi cavernosi diminuisce per le aumentate resistenze e l’attività del parasimpatico mantiene l’erezione.


La maggior parte dei pazienti con disfunzione erettile presenta una causa organica si parla del 50-90% dei casi; di questi la maggior parte presenta o insufficienza arteriosa o insufficienza venosa o entrambe.

Un’altra causa di insufficienza organica sono la fibrosi o del tessuto cicatriziale a livello delle pareti dei sinusoidi cavernosi che impediscono la normale espansione e portano alla curvatura del pene e al dolore causa del mancato mantenimento dell’erezione.


Se il processo cicatriziale ha invece interessato la tunica albuginea (malattia di Peyronie) si ha un’incurvatura del pene in genere non dolorosa.

Ecodoppler disfunzione erettile

Tramite questo esame vengono valutate l’anatomia ecografica dei corpi cavernosi e della tunica albuginea. 

Vengono localizzate quindi le arterie dei corpi cavernosi, le vene elicine, la vena dorsale del pene e le eventuali varianti anatomiche se presenti.

In condizioni basali si effettua una valutazione dell’onda doppler analizzandone, profilo e velocità. 

Successivamente mediante stimolo con prostaglandine si valutano nuovamente i flussi, lo spettro doppler e la velocità con rilievi seriati bilaterali.

Al termine del test siamo in grado di stabilire se sia presente una insufficienza arteriosa, venosa o entrambe.

In passato lo stimolo farmacologico avveniva mediante iniezione su uno dei corpi cavernosi di un farmaco a base di prostaglandine. 

Questo tipo di procedura era gravata da un certo numero di casi di priapismo (erezione che dura oltre le 4 ore), che richiedevano una detumescenza in ospedale e non raramente potevano essere causati danni al tessuto dei corpi cavernosi con conseguenti fenomeni di fibrosi.

Attualmente questi problemi sono stati superati con l’introduzione in commercio di prostaglandine in crema con somministrazione intrauretrale. 

Generalmente l’unico effetto collaterale con questa metodica consiste in un momentaneo bruciore, che tuttavia si autorisolve nel giro di poche ore, al massimo una giornata.

 

Nei numerosi test effettuati presso lo Studio Medico San Carlo non abbiamo mai riscontrato effetti collaterali a lungo termine, che richiedessero l’intervento medico. 

Peraltro questo farmaco viene comunemente utilizzato anche dai pazienti, che non riescono ad ottenere una soddisfacente erezione con gli inibitori delle fosfodieterasi (le varie pillole in commercio). 

Conclusioni

L’ecodoppler della disfunzione erettile è un test di alta specialistica dove è necessario un macchinario performante, numerose regolazioni e conoscenze anatomiche approfondite per ottimizzare l’indagine doppler e la rappresentazione dei flussi in modo da ottenere dei dati affidabili per una conclusione diagnostica.

 

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