33. Linfedema a Grosseto

33. Linfedema a Grosseto

33. Linfedema a Grosseto

33. Linfedema a Grosseto

 

Definizione

Il linfedema è una patologia che si sviluppa per l’accumulo nella matrice interstiziale di liquido, proteine e cellule (linfa) in quantità patologiche.

L’eccessiva presenza di queste sostanze porta ad un ispessimento del tessuto cutaneo e sottocutaneo da parte di un processo di fibrosi che determina un indurimento progressivo (sclerosi) dei tessuti. 

Una volta innescati questi cambiamenti strutturali la patologia diventa cronicamente irreversibile.

Le aree del nostro corpo che sono interessate in ordine di frequenza sono: gli arti inferiori/superiori, la regione pelvica (organi genitali maschili e femminili), la regione mammaria, il tronco, il collo, la testa. 

33. Linfedema: Le cause 

Il Linfedema può essere:

  1. primario congenito
  2. secondario meccanico
  3. secondario dinamico
  4. secondario a infezione o trauma

Linfedema primario congenito

E’ tra tutte le cause di linfedema quella meno frequente. L’individuo che ne è affetto inizia a presentarne i segni e sintomi dalla nascita o al più tardi nell’adolescenza. Recentemente sono state individuate alcune alterazioni geniche, che lo caratterizzano. I difetti del sistema linfatico possono essere la mancanza, riduzione, eccessiva rappresentazione dei condotti linfatici e dei linfonodi.

Linfedema meccanico

Nel linfedema meccanico c’è stata una distruzione dei condotti linfatici come avviene ad esempio nella chirurgia oncologica prostatica, mammaria, ginecologica, dermatologica seguite o meno da radioterapia.
In generale chi ha avuto una demolizione chirurgica o radioterapica del suo patrimonio linfatico è soggetto a sviluppare un linfedema più o meno severo, che può presentarsi anche dopo molti anni dall’intervento/trattamento.
E’ importante essere consapevoli di questa possibilità e sottoporsi a valutazione medica specialistica.

Linfedema secondario dinamico

In questo tipo di linfedema il patrimonio di linfonodale e di vasi linfatici è normale ma viene a formarsi una quantità di liquido eccessiva, rispetto a quella che è possibile drenare. 
In particolare poichè il sistema linfatico è in grado di aumentare fino a 10 volte i volumi drenati in condizioni basali, questo eccesso di linfa deve superare questo limite per determinare il linfedema. 
Volendo fare un esempio di una condizione che può determinare un linfedema secondario dinamico potremmo parlare della insufficienza venosa, per cui si viene a creare un eccesso della componente liquida. 
Se non adeguatamente curato l’eccesso di liquido o di materiale proteico, presenti nei linfedemi dinamici, possono portare ad un danneggiamento del sistema linfatico, creando così le condizioni di un linfedema meccanico.
 
Linfedema post infettivo
Sebbene non endemica nell’occidente, nei paesi in via di svliluppo la filariasi è una causa determinante linfedemi elefantiasici in milioni di persone nel mondo. 

  

33. Linfedema

33. Linfedema a Grosseto: stadiazione

Stadio 0: non vi è evidenza clinica ma abbiamo un dato anamnestico (es una sorella con linfedema primario)

Stadio 1: edema reversibile spontaneamente o anche con la sola postura. In questo livello è possibile avere piccoli foci di fibrosi

Stadio 2: edema irreversibile, non c’è il riassorbimento notturno con grado di fibrosi variabile e possibili complicazioni, quali ad es la linfangite. In questo stadio si iniziano a perdere un po’ i rapporti tra i segmenti distali e prossimali degli arti, la pelle diventa secca

Stadio 3: elefantiasi, con grado di fibrosi variabile, presenza o meno di complicanze. L’arto ha perso la normale conformazione, ad esempio la gamba è più grossa della coscia, sono possibili le verruche linfostatiche, le pieghe e tutte le alterazioni cutanee

33. Linfedema a Grosseto: complicanze

  1. Verrucosi linfostatiche (ispessimenti epidermici a capocchia di spillo, che se staccati sanguinano 
  2. Linfocisti
  3. Ulcerazioni da rottura di vescicole linfatiche
  4. Linforrea 
  5. Erisipela : infezione degli strati superficiali della cute
  6. Cellulite: infezione degli strati profondi della cute che appare arrossata, calda, edematosa e dolente (in genere dovuta a cocchi gram +)
  7. Linfangiti: i batteri che causano la cellulite si introducono nei vasi linfatici 
  8. Micosi
  9. Sindrome dolorosa ascellare: dopo mastectomia con svuotamento dei linfonodi ascellari si viene a creare come un cordone fibroso che limita i movimenti dell’arto provocando dolore 

 

33. Linfedema a Grosseto: diagnosi

La diagnosi del linfedema è clinica e si compone della raccolta anmnestica, all’interno di una visita flebolinfo angiologica e viene completata da esami di imaging come l’ecocolor doppler arterioso e venoso, la linfo scintigrafia, linfoangiorisonanza, linfofluoroscopia. 

 

 

33. Linfedema a Grosseto: diagnosi differenziale

33. Linfedema a Grosseto: trattamento

Il linfedema viene trattato con quello che si chiama CDT (complete decongestive treatment). 

Trattasi di una trattamento che prevede una seduta di linfodrenaggio e un successivo bendaggio con bende a corto allungamento. Questo trattamento va eseguito ripetutamente fino all’ottenimento della maggiore riduzione di edema ottenibile. 

Al termine del ciclo di trattamenti lo specialista dovrà prendere le misure per un tutore di mantenimento elastocompressivo in trama piatta.

Prima di iniziare questa procedura è necessaria una visita angiologica dove sarà raccolta l’anemnesi e dovranno essere escluse la presenza di TVS/TVP, arteriopatie obliteranti di grado tale da controindicare la compressione, scompenso cardiaco in atto, celluliti, erisipele, linfoangiti e tutta una serie di altre condizioni di cui tenere conto prima di iniziare qualsia procedura.

La CDT in ogni sua parte deve essere effettuata da personale esperto in questi trattamenti, in quanto un bendaggio eseguito male può determinare ulcerazioni importanti, difficili da risolvere in arti linfedematosi. 

E’ infatti fondamentale rimarcare la necessità di non improvvisare.

Trattamenti chirurgici

Sono metodiche con risultati non definitivi che comunque non sostituiscono la CDT.

Farmaci 

Esistono integratori che possono coadiuvare la CDT  e saranno inseriti se ritenuti di aiuto dal medico durante la visita flebologica-linfologica e angiologica. 

33. Linfedema a Grosseto: cosa fare e cosa non fare
Cosa fare
  • Riferirsi al medico in caso di linfedema, infezioni etc.
  • Indossare i tutori elasto compressivi
  • Praticare una accurata igiene della cute usando prodotti specifici
  • Eseguire attività fisica meglio se coadiuvati da un fisioterapista ed evitare uno stretching eccessivo 
  • Se si è in sovrappeso o obesi riferirisi al medico per un idoneo regime nutrizionale con controlli periodici fino all’ottenimento del peso ideale
  • Farsi tagliare le unghie da personale qualificato che impieghi strumentale sterile, stesso dicasi per le callosità del piede

Cosa non fare

  • Evitare di ferirsi l’arto con il linfedema 
  • Nel periodo estivo stare attenti alle punture di insetto Evitare di esporre il corpo ad eccessivo calore
  • Evitare di autocurarsi senza avere consultato il medico
 
33. Linfedema a Grosseto: nota

Si ricorda che l’articolo non è esaustivo ma solo informativo, volto a sensibilizzare su una problematica poco conosciuta, pertanto non sostituisce in nessun caso la visita medica. Contattaci al 3402382008 , possiamo aiutarti a risolvere il tuo problema

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